Vivere di rendita: quanti soldi servono?

quanti soldi servono per vivere di rendita

Ognuno di noi, più o meno consapevolmente, almeno una volta nella vita ha fantasticato su come sarebbe poter vivere di rendita.

Una vita libera dall’impegno di doversi alzare ogni mattina per recarsi sul posto di lavoro, soprattutto quando quel lavoro è addirittura odiato. 

Condurre una vita in cui dedicarsi solo ai propri affetti e alle proprie passioni senza l’assillo costante di doversi guadagnare ogni giorno il denaro necessario per vivere.

Vivere di rendita, pertanto, costituisce da sempre il sogno proibito di ogni persona. Il nirvana finanziario per qualsiasi individuo.

Ma dal punto di vista strettamente finanziario, vivere di rendita rappresenta un obiettivo di vita e di investimento come tanti altri. Obiettivo ambizioso certamente, ma nemmeno impossibile da realizzare come pensano alcuni. Anche se nemmeno tanto semplice da raggiungere come credono altri. 

In ogni caso, la domanda da cui dovresti partire per pianificare un obiettivo di questa portata è la seguente:

“Quanti soldi servono per vivere di rendita?”

La risposta non è scontata e, soprattutto, non è uguale per tutti. E, forse, alla fine potrebbe anche sorprenderti.

In questo articolo ti fornirò tutti gli strumenti necessari per aiutarti a trovare la risposta giusta per te a questo importante interrogativo.

Vivere di rendita richiede un capitale adeguato

Ti spoilero subito una cosa: per vivere di rendita serve denaro

Non puoi vivere di rendita se non hai denaro a sufficienza per poterla generare. 

Questa affermazione, seppur banale, è il punto cardine di tutta la faccenda e non va trascurato.

Innanzitutto lascia perdere quei messaggi finanziari di cui la rete e i social sono pieni zeppi e che promettono rendite facili senza avere nemmeno un euro da parte.

Ma poi lascia perdere anche tutta la narrativa fuorviante sulle rendite passive e automatiche del trading sul forex, del dropshipping, del self-publishing e cazzate varie. 

A causa di tutto ciò molte persone finiscono per perdere il contatto con la realtà e si fanno un concetto di rendita totalmente errato.

Queste attività (trading, dropshipping, ecc.) quando non rappresentano vere e proprie truffe, per generare entrate richiedono tutte una cosa: il tuo lavoro

In sostanza devi dedicargli il tuo impegno, il tuo tempo e tutta la tua attenzione. In altre parole, sono attività che dipendono da un input costante da parte tua. Un lavoro continuo, insomma.

Questo è il motivo per cui non possono essere considerate delle rendite ma vere e proprie attività professionali o imprenditoriali. 

La vera rendita è generata dal tuo capitale, non dal tuo lavoro

Capitale che lavora per te in modo passivo. Detto in termini semplici, puoi startene sdraiato sul divano tutto il giorno e i soldi necessari per pagare il tuo tenore di vita (o parte di esso) ti vengono accreditati periodicamente sul tuo conto corrente.

Pertanto, il caposaldo per vivere di rendita è avere accumulato un capitale sufficiente a generare un flusso periodico di entrate proveniente da cedole, dividendi, locazioni immobiliari, ecc., in grado di finanziare il tuo tenore di vita. 

Se OGGI non possiedi questo capitale, allora OGGI non puoi vivere di rendita. 

Ma non devi preoccuparti, non c’è nulla di sbagliato o di disonorevole nel trovarsi in questa situazione.

Significa solo che sei in una fase diversa del processo di costruzione di ricchezza.

Il processo di costruzione di ricchezza

Il corretto processo di costruzione di ricchezza per generare una rendita è solo uno: 

Guadagna -> Risparmia -> Investi -> Vivi di rendita

Analizziamo brevemente i singoli step.

  1. Guadagna. Questa è la fase iniziale di tutto il processo. Senza il capitale umano che ti consenta di generare un reddito adeguato non puoi risparmiare, non puoi investire e, di conseguenza, non potrai mai generare una rendita. Sostanzialmente hai bisogno di un lavoro che ti consenta di guadagnare dei soldi.
  2. Risparmia. Dopo aver guadagnato del denaro devi imparare a risparmiarne una parte. Il risparmio è il primo passo fondamentale per incanalare il tuo reddito verso la creazione di ricchezza e, quindi, anche di una rendita.
  3. Investi. Per creare il capitale necessario per generare una rendita devi investire saggiamente il denaro risparmiato. Gli investimenti ben ponderati ti consentono di far crescere il tuo capitale nel tempo in maniera ragionevolmente sicura.
  4. Vivi di rendita. Vivere di rendita è uno degli obiettivi finali del processo. Quando hai accumulato abbastanza capitale e lo hai investito in modo adeguato, puoi iniziare a utilizzare le rendite generate per coprire le tue spese e goderti una vita finanziariamente indipendente.

È oltremodo importante ribadire che non puoi saltare nessuna delle fasi precedenti. Se non guadagni, non puoi risparmiare. Se non risparmi, non puoi investire. E se non investi non raggiungerai mai l’obiettivo di vivere di rendita. 

Ogni fase rappresenta il passo necessario per intraprendere il successivo nel processo di costruzione di ricchezza.

Quanto capitale occorre per vivere di rendita

Veniamo ora al punto centrale della questione, ovvero a quanti soldi servono per vivere di rendita nel concreto.

Come ti ho accennato in precedenza, vivere di rendita vuol dire generare un flusso di entrate tali da coprire il tuo tenore di vita, ovvero le spese che sostieni mensilmente senza fare praticamente nulla.

Ma per generare questo flusso di entrate occorre un capitale che, adeguatamente investito, ti garantisca un rendimento almeno pari alla rendita che vuoi generare. 

Il primo step per determinare a quanto debba ammontare questo capitale è calcolare il tuo tenore di vita.

Tenore di vita

Per calcolare il tuo tenore di vita devi semplicemente sommare tutte le spese che normalmente sostieni nel corso dell’anno.

Devi considerare tutto: mutuo/affitto, cibo, bollette, abbigliamento, divertimenti, hobby, trasporti, regali, ecc.

La somma di tutte le spese che sostieni, ovvero del tuo tenore di vita, rappresenta la rendita che il capitale dovrebbe generare affinché tutte quelle spese siano coperte.

La regola del 4%

A questo punto, per calcolare a quanto debba ammontare il capitale necessario per generare questa rendita annua, può tornarci utile la regola del 4% o regola di Bengen.

Secondo questa regola potresti prelevare in sicurezza il 4% del valore del tuo portafoglio nel primo anno di rendita e poi adeguare il prelievo all’inflazione ogni anno successivo al primo. Questo dovrebbe consentirti di prelevare ogni anno la somma necessaria a sostenere il tuo tenore di vita con la ragionevole certezza di non esaurire il tuo capitale per tutto il resto della tua vita.

Condizione necessaria affinché questa regola funzioni è che il capitale sia  investito in maniera adeguata per l’obiettivo rendita, così come vedremo più avanti.  

Ci tengo a sottolineare che questa è una regola empirica. Non è scienza. Non è certezza. E’ frutto di osservazioni fatte sul campo e tenendo in considerazione l’andamento dei mercati finanziari negli ultimi cento anni.

Quindi è una regola molto attendibile ma non prenderla per una certezza incrollabile.

Rappresenta un buon punto di partenza nella pianificazione previdenziale o in quella delle rendite più in generale ma è importante sottolineare che i risultati possono variare in base all’andamento effettivo del mercato, alla composizione del portafoglio e alla durata stessa della rendita.

La regola del 4% è molto utilizzata per determinare l’importo che puoi prelevare dal tuo portafoglio per integrare la pensione e non restare senza soldi a metà strada.

Tuttavia, possiamo considerarla anche per pianificare una normale rendita che non serva ad integrare la pensione, cercando di adattare la percentuale del prelievo in modo da garantire un livello di sicurezza ancora maggiore. Soprattutto quando hai ancora davanti a te tanti e tanti anni di vita.

Pertanto, per calcolare il capitale necessario per garantire questa rendita preferisco prendere il 3,5% come quota di prelievo il primo anno di rendita e non il 4%. 

Vediamo come fare nel concreto.

Calcolo del capitale necessario per vivere di rendita

Siccome sappiamo che l’importo da prelevare il primo anno equivale esattamente al tuo tenore di vita, ovvero alla somma delle tue spese annuali, per calcolare il capitale necessario a generare quella rendita puoi dividere il tenore di vita per 3,5%.

Se la somma delle tue uscite annue necessarie per sostenere il tuo tenore di vita è di 30.000€, basterà fare 30.000€ / 0,035 e otterrai 857.100€. 

E’ questo il capitale necessario per generare la rendita annua di 30.000€ che copre tutte le tue spese.

Infatti se calcoli il 3,5% di 857.100€ ottieni esattamente 30.000€.

Il secondo anno preleverai lo stesso importo dell’anno precedente ma adeguato al tasso di inflazione. Quindi se quell’anno l’inflazione sarà stata del 3%, l’anno successivo preleverai 30.900€. E così via gli anni successivi.

In questo modo il tuo prelievo, e quindi la tua rendita, ti consentirà sempre di coprire le tue spese, anche se nel frattempo saranno cresciute per via dell’inflazione.

Nella realtà dovresti tener conto anche delle tasse che devi pagare e che dipendono dai rendimenti e dalla composizione del portafoglio in fase di rendita.

Senza complicare troppo la faccenda, il mio suggerimento è di tenerti un po’ più largo sul valore del capitale, considerando per prudenza sempre un 10% in più tale da compensare gli effetti fiscali. E garantirti che il prelievo sia all’incirca di 30.000€ NETTI il primo anno e adeguato all’inflazione negli anni successivi.

Come accennato prima, è importante sottolineare sempre che per poter generare una rendita sostenibile nel tempo e contestualmente avere la ragionevole certezza che il capitale non si esaurisca prima del tempo, il capitale deve essere investito adeguatamente per l’obiettivo di generare la rendita.

Lo stesso Bengen che ha testato la regola del 4% afferma che, affinché non si esaurisca prima del tempo, il capitale dovrebbe essere suddiviso in 60%/40% tra azionario ben diversificato e liquidità (o obbligazionario a scadenza medio-breve). 

Ovviamente la composizione ideale per te è quella che riflette la tua situazione finanziaria personale e familiare e la tua tolleranza al rischio. Ma Bengen suggerisce di non scendere sotto il 50% e di non salire sopra al 75% per la quota azionaria, che deve essere in ogni caso sempre ben diversificata

Rendita parziale

Ci sono casi in cui la copertura integrale del tenore di vita attraverso una rendita è difficile da realizzare. Vuoi perché la situazione finanziaria e patrimoniale di partenza non è proprio adeguata, vuoi per una capacità reddituale o di risparmio insufficiente oppure perché il tempo a disposizione per costruire il capitale necessario è poco.

In questi casi l’obiettivo potrebbe essere quello di coprire solo una parte del tenore di vita.

Ad esempio, potresti decidere di costruire un capitale per generare una rendita che copra solo le spese discrezionali come viaggi, vacanze e divertimenti. 

In questo caso il procedimento per determinare l’importo del capitale necessario per generare la rendita non cambia. Cambia solo l’importo delle spese da coprire e da considerare nel calcolo. 

Va da sé che il capitale necessario per generare una rendita parziale sarà più basso di quello necessario per generare una rendita che copra l’intero tenore di vita.

Pertanto, è importante personalizzare il tuo piano finanziario in base alle tue esigenze, alla tua situazione finanziaria e agli obiettivi specifici di copertura della rendita.

Conclusione

In definitiva, stabilire quanti soldi servono per vivere di rendita dipenderà quasi esclusivamente dal tuo tenore di vita

Tanto più alto è il tuo tenore di vita, quindi quanto più spendi, tanto più alto sarà il capitale necessario a generare quella rendita. E viceversa.

Calcolato il tuo tenore di vita, o una parte di esso, che vuoi coprire con la rendita, puoi calcolare di quanti soldi hai effettivamente bisogno dividendo la somma delle spese da coprire per la percentuale di prelievo annuo, in modo che il primo anno il prelievo corrisponda esattamente alle spese annue che devi coprire.

Ti consiglio di mantenerti su una percentuale di prelievo del 3,5% e non del 4% come dice Bengen, in modo da aggiungere un ulteriore livello di sicurezza.

Dal secondo anno in poi adeguerai il prelievo al tasso di inflazione registrato.

Ricorda che la chiave per raggiungere l’obiettivo di vivere di rendita è una pianificazione finanziaria diligente e il perseguimento delle fasi fondamentali del processo di costruzione di ricchezza. 

Guadagna, risparmia, investi e infine goditi il ​​beneficio di una rendita e di una vita finanziariamente indipendente

Ti ringrazio per aver letto il mio post e ti aspetto al prossimo!

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