Quando investire in azioni singole

quando-investire-in-azioni-singole

Intorno al 2013 mi ero appassionato alla filosofia di investimento dell’immenso Warren Buffett e del suo socio in Berkshire Hathaway, Charlie Munger, e avevo iniziato ad investire in azioni di singole società secondo il loro stile.

Nel giro di un paio d’anni avevo creato un piccolo portafoglio formato da azioni di 4/5 società che, in base alle mie analisi, costituivano ottimi business aziendali disponibili ad un prezzo inferiore al loro valore intrinseco.

Facevo comunque fatica ad aumentare il numero delle azioni in portafoglio. Di ottime aziende, infatti, ce n’erano a decine, ma tutti i mercati mondiali erano ampiamente sopravvalutati. Di conseguenza, i prezzi delle azioni di quelle aziende superavano ampiamente il loro valore intrinseco.

E quando il prezzo di un’azione supera il valore intrinseco del business sottostante, non è mai una buona idea investirci.

Finché, verso la fine del 2017, trovai due società in particolare che, secondo me, in quel momento costituivano delle vere opportunità di acquisto. Ovvero, erano delle ottime aziende disponibili ad un prezzo ragionevole.

Se vuoi sapere di quali società sto parlando te lo dico subito. Si trattava di Renault, che conoscerai benissimo, e di Carnival Corporation che forse conoscerai meno ma che è proprietaria di alcuni dei brand più forti nel settore crocieristico mondiale: Costa Crociere, Carnival, Princess, ecc.

Acquistai le loro azioni e ne seguì gli sviluppi societari come facevo con quelle che avevo già in portafoglio.

Entrambi i titoli si comportarono in maniera molto simile. In pochi mesi dall’acquisto, Renault fece segnare un incremento di circa il 16% mentre Carnival del 10%.

Credevo di essere diventato il nuovo Buffett ed ero davvero euforico per questa crescita poderosa in così poco tempo. Ero perfino arrivato a pensare di vendere una parte del mio portafoglio investito in ETF indicizzati e reinvestirla in azioni singole.

Non lo feci. Per le ragioni che ti spiegherò più avanti.

Le azioni di entrambe le società, tuttavia, iniziarono a crollare quasi all’unisono ad inizio del 2018. Un crollo senza fine che fu alimentato a fine 2019 dai lockdown disposti in tutto il modo a seguito della pandemia da Covid-19.

Dai picchi di inizio 2018 a marzo 2020 entrambe le azioni persero circa l’80% del loro valore, senza più riprendersi in maniera apprezzabile fino ad oggi.

Nel frattempo anche gli altri titoli del mio portafoglio formato da azioni singole erano scesi di molto. Non ai livelli di Renault e Carnival, ma comunque quel portafoglio era nettamente in perdita.

Fu così che vendetti tutto e da allora non ho più acquistato azioni di singole società.

Ho sbagliato ad investire in azioni singole?

Per come la vedo io, e come spesso ripeto in questo blog, non dovresti mai investire in azioni singole. Semplicemente perché è un’attività altamente rischiosa sia nel breve sia nel lungo termine.

A questo punto, potresti tranquillamente darmi dello stupido perché io stesso ho fatto l’esatto contrario di quello che normalmente suggerisco di fare.

In realtà le cose stanno un po’ diversamente. E’ vero, ho perso dei soldi, e quindi sono stato uno stupido, ma se allarghiamo il quadro generale la situazione assume contorni molto differenti da come potrebbero sembrare a prima vista.

Il denaro che ho utilizzato per investire in azioni singole rappresentava più o meno il 5% di tutto il mio patrimonio finanziario in quel momento.

Il fatto di aver perso parte sostanziale di quel denaro mi fa comunque arrabbiare ma la perdita non ha scalfito minimamente la mia solidità finanziaria e patrimoniale. E non ha messo a repentaglio il raggiungimento dei miei obiettivi. Né quelli di breve né quelli di medio e lungo termine.

In quel momento avevo il mio fondo per le emergenze liquido e ben dimensionato sulle mie esigenze. Le risorse finanziarie per gli obiettivi di breve termine erano anch’esse allocate in strumenti liquidi. Avevo i miei portafogli per obiettivi di medio e lungo termine, come quello per la pensione, investiti in ETF indicizzati e ben diversificati.

Di conseguenza, il 95% del mio patrimonio finanziario era al sicuro ed allocato in strumenti coerenti con gli orizzonti temporali dei miei obiettivi. Quel 5% con cui giocavo a fare il Warren Buffett dei poveri avevo già messo in conto di poterlo perdere senza rischiare nulla in termini di solidità e tranquillità finanziaria.

Prima ti dicevo che mi era balenata l’idea di utilizzare parte del mio patrimonio per acquistare altre azioni singole. Credevo, infatti, di essere stato talmente bravo a scegliere quelle giuste e che avrei potuto continuare a farlo con più capitale. Ma non l’ho fatto semplicemente per due ragioni:

  1. La prima è che, aumentando la quota del 5% allocata in azioni individuali, avrei messo a rischio il mio patrimonio e i miei obiettivi per una semplice scommessa. Una scommessa molto costosa. E quando si tratta di acquistare azioni singole non c’è ragione che tenga: stai semplicemente scommettendo, come scommetteresti al casinò;
  2. La seconda ragione per cui non ho aumentato la quota di investimento in singole azioni è che, avendo studiato approfonditamente le dinamiche di finanza comportamentale, mi rendevo chiaramente conto che avidità ed euforia mi stavano rapidamente portando in uno stato di overconfidence. Ovvero, mi stavano facendo credere di avere abilità tali da generare extra-rendimenti, quando invece la mia era stata solo pura e semplice fortuna. Che non poteva durare molto. E infatti è durata solo lo spazio di qualche mese.

Quando puoi investire in azioni singole in sicurezza?

Benché non mi sentirai mai consigliarti di investire in azioni singole, in realtà un modo per farlo in tutta sicurezza esiste. Ma a condizioni ben precise.

Difatti, ci sono delle domande a cui dovresti dare risposta prima di poterti lanciare in attività speculative, come l’acquisto di azioni singole, nella massima tranquillità e sicurezza.

Vediamole una per una:

  • Sei consapevole che investire in azioni singole è equiparabile ad una scommessa in cui hai il 50% di probabilità di vincere e il 50% di probabilità di perdere?
  • Hai messo da parte un fondo per le emergenze ben dimensionato sulle tue esigenze e allocato in strumenti liquidi?
  • I portafogli costruiti per i tuoi obiettivi di breve termine sono allocati in strumenti liquidi o comunque facilmente liquidabili?
  • I portafogli costruiti per obiettivi di medio e lungo termine sono investiti secondo una strategia indicizzata basata su ETF ampiamente diversificati e a basso costo?
  • Il denaro che utilizzerai per acquistare azioni singole rappresenta meno del 5% del tuo patrimonio finanziario complessivo (quindi esclusi gli immobili)?

Se a tutte queste domande puoi rispondere affermativamente, non vedo motivi per non divertirti acquistando un po’ di azioni singole. Oppure per divertirti con qualsiasi altra attività di natura speculativa.

Se invece anche ad una sola domanda di quelle precedenti non puoi dare risposta affermativa, allora il mio consiglio è quello di lasciar perdere ogni attività speculativa in genere. Compresa quella di acquistare azioni di singole società.

Il succo del discorso è che se hai la liquidità necessaria per affrontare imprevisti ed emergenze, tutti i tuoi obiettivi sono associati a portafogli ben strutturati e coerenti con il relativo orizzonte temporale, allora se proprio vuoi giocare e divertirti con una piccola parte del tuo capitale fallo pure.

Per il resto… ti ringrazio di avermi letto e ti aspetto al prossimo articolo!

Iscriviti alla Newsletter per ricevere altri contenuti gratuiti:



Condividi il post per diffondere la cultura finanziaria in Italia