Imprevisti: la giusta quantità di denaro per affrontarli

gli imprevisti e la quantità di denaro per affrontarli

Qualcuno diceva che “le persone sono molto brave a fare previsioni, eccetto che per il futuro”.

In questo articolo vorrei fare alcune considerazioni sulle previsioni di eventi che potrebbero accadere in futuro e che potrebbero metterci in difficoltà e sulla giusta quantità di denaro da tenere da parte per affrontarli.

Gli esperti di qualsiasi settore, soprattutto a fine anno, si affannano a formulare le loro rispettabilissime previsioni per l’anno successivo. Salvo, puntualmente, constatare a posteriori che nulla di tutto ciò che hanno accuratamente previsto si verifica.

E soprattutto, l’evento peggiore che si verifica e che mette maggiormente in difficoltà è sempre quello che nessuno di loro aveva visto arrivare.

Il rischio più grande è sempre quello che non vedi arrivare

Il rischio peggiore è sempre quello che nessuno prevede mai.

E questo rappresenta un grosso handicap. Perché se non vedi qualcosa arrivare non sei preparato per affrontarlo. E quando non sei preparato, gli effetti di quell’evento imprevisto vengono amplificati nel momento in cui l’evento negativo ti colpisce.

Prova a pensare giusto agli ultimi anni.

Qualche rispettabilissimo esperto aveva previsto il Covid? Qualche esperto di politica internazionale aveva per caso previsto la guerra in Ucraina? Qualche stimato economista aveva previsto la crisi energetica e l’inflazione a due cifre che ha generato?

Mi sembra di no. Come in passato nessuno dei cervelli pensanti del mondo aveva minimamente previsto l’11 settembre, le due Guerre Mondiali, la Grande Depressione, ecc. 

E, se ci rifletti, la caratteristica principale che tutti questi eventi avevano in comune non era il fatto che fossero tutti grandi eventi storici di portata mondiale.

Il punto è che erano tutti delle sorprese.

Erano tutti eventi non previsti. Ovvero nessun esperto, o presunto tale, li ha visti minimamente arrivare.

C’è poco da fare. Gli eventi che fanno davvero male sono quelli che nessuno è in grado di prevedere. 

Se i rischi più pesanti fossero prevedibili nessuno ne subirebbe le conseguenze, perché tutti saremmo sufficientemente attrezzati per affrontarli. Anche e soprattutto finanziariamente.

Ma è proprio questo il punto: le notizie più grandi, i rischi più impattanti, gli eventi più importanti, sono sempre quelli che non ti aspetti.

E come possiamo riuscire a convivere con tutto ciò?

Come prepararsi finanziariamente agli eventi non previsti

Normalmente nel processo di pianificazione finanziaria, oltre ad assicurarci contro i rischi poco probabili ma altamente impattanti sul nostro patrimonio (morte, invalidità, rischi catastrofali, ecc.), dovremmo prevedere un certo ammontare di liquidità per affrontare rischi più probabili ma con effetti meno pesanti sul nostro patrimonio (rottura dell’auto, guasti agli impianti domestici, ecc.).

Ne parlo ampiamente nel post che ho scritto sul fondo per le emergenze.

Di solito, quindi, stanziamo un fondo pari a un certo numero di mensilità di spese e pensiamo così di essere coperti contro tutti gli eventi peggiori che possono colpirci.

Ma la verità è che se metti da parte solo la liquidità necessaria per affrontare i rischi che puoi ragionevolmente immaginare, sarai evidentemente impreparato per i rischi che non puoi prevedere. Che, come detto prima, sono i veri rischi in grado di metterti finanziariamente in difficoltà.

E, quindi, quale dovrebbe essere la giusta quantità di denaro da tenere in conto per far fronte ai rischi davvero imprevisti?

La giusta quantità di denaro liquido da detenere per affrontare i rischi non previsti è quella che finisce per sembrarci un po’ troppa.

Non c’è quindi una cifra definita. La cifra giusta è quella che sembra un po’ eccessiva rispetto a quella necessaria a fronteggiare i rischi prevedibili.

La maggior parte delle volte veniamo colti di sorpresa non perché non abbiamo pianificato correttamente. Ci esponiamo ad essere colpiti duramente da eventi imprevisti proprio perché abbiamo pianificato troppo nei minimi dettagli, mappando ogni scenario possibile e immaginabile e messo da parte la liquidità strettamente necessaria per affrontarlo. 

Ma ci accorgiamo, a posteriori, di non aver stanziato liquidità sufficiente a fronteggiare proprio quell’evento che non avevamo previsto. Quello che, puntualmente, non abbiamo visto arrivare. Quello che ha colpito duro e ci ha messo in grossa difficoltà. 

Abbiamo pianificato tutto ciò che aveva senso prima di essere colpiti proprio da qualcosa che senso non aveva e che, pertanto, non esisteva prima che si abbattesse con tutta la sua forza.

Conclusioni

Pianificare nei minimi dettagli tutto ciò che possiamo prevedere, nel tentativo di definire l’esatta quantità di denaro liquido di cui pensiamo di aver bisogno in futuro, ci lascia inevitabilmente scoperti su quello che in realtà non stiamo vedendo. E che non stiamo pianificando.

Il vero imprevisto.

Quello che poi ci coglierà impreparati quando inevitabilmente si verificherà cogliendoci di sorpresa.

Ecco, quindi, che diventa necessario risparmiare almeno per creare quel cuscinetto di liquidità tale da proteggerci sia dai rischi previsti e pianificati sia da quelli che non vedremo mai arrivare fino a quando saranno a un palmo dal nostro naso. E da cui non potremo più difenderci.

Grazie per avermi letto e ti aspetto al prossimo post!

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