Mi capita spesso di parlare con persone convinte che i ricchi abbiano in qualche modo accesso a investimenti o strumenti finanziari inaccessibili ai comuni risparmiatori e che siano in grado di far ottenere loro rendimenti eccezionali.
Anche leggendo qua e là in rete ho la chiara sensazione che esista questa forte convinzione.
La verità è che questa è una convinzione del tutto errata.
Non esiste nessun investimento esclusivo dedicato solo a persone ricche e che le fa diventare ancora più ricche con rendimenti strabilianti.
Anzi, spesso, i ricchi scelgono investimenti che si rivelano molto peggiori di quelli a cui un comunissimo risparmiatore può avere accesso molto facilmente.
Perché i ricchi non hanno accesso a investimenti migliori
Penso siamo d’accordo sul fatto che, normalmente, quanti più soldi hai da spendere migliori siano le cose che puoi comprare.
Se sei molto ricco, probabilmente puoi permetterti una casa molto grande in un quartiere esclusivo, dotata di tutti i confort possibili e immaginabili. Se ricco non sei devi “accontentarti” di un appartamento più piccolo in un quartiere più popolare con lo stretto necessario per vivere in maniera dignitosa.
Se spendi 300€ per una cena di pesce al ristorante, probabilmente mangerai del pesce più fresco di quello che mangeresti in un ristorante da 20€.
In generale più puoi permetterti di pagare, più beni e servizi di qualità puoi ottenere.
Ma nel mondo degli investimenti e della finanza personale più in generale questa equazione smette di funzionare. Ovvero, all’aumentare del costo non sempre, anzi quasi mai, ottieni una migliore qualità del servizio.
In altri termini, nel mondo degli investimenti più paghi e minori saranno i tuoi rendimenti.
Più paghi, meno rendimenti ottieni
Il fatto che moltissime persone siano convinte che i ricchi abbiano accesso a soluzioni di investimento migliori che possano garantire rendimenti al di sopra della media, ha fatto nascere un’intera industria pronta a prometterti di realizzare questa fantasia attraverso l’offerta di soluzioni di investimento “esclusive”.
E siccome queste soluzioni di investimento promettono rendimenti molto più elevati della media, costano molto di più. E la gente ricca è disposta a pagare questo prezzo pur di ottenere un rendimento più alto.
Ma il settore degli investimenti è un settore strano, diverso da tutti gli altri.
Se un investimento costa di più, per definizione deve rendere meno. Perché il costo è esattamente una parte del rendimento che viene sottratto all’investitore per remunerare chi gli ha venduto l’investimento.
Ho scritto un articolo molto eloquente sul tema dei costi e di come affossano i rendimenti e che puoi leggere qui.
Se un investimento rende il 9% ma costa il 3% in commissioni, vuol dire che all’investitore va solo il 6%. Praticamente il 33% del rendimento totale se lo prende chi gli sta vendendo il servizio.
E’ così che funzionano gran parte delle soluzioni per ricchi vendute dall’industria finanziaria agli investitori ingenui.
Ecco perché questi investimenti esclusivi e affascinanti, molto spesso finiscono per sottoperformare puntualmente il mercato.
Il gioco degli investimenti esclusivi è fantastico per l’industria finanziaria che lo gestisce. Ma non è così eccezionale per gli investitori che, invece, possono ottenere risultati di gran lunga migliori investendo in ETF indicizzati ben diversificati e a basso costo.
Gli Hedge Fund
Avrai sentito di come le persone più ricche del pianeta abbiano accesso ad Hedge Fund esclusivi che promettono di sovraperformare costantemente il mercato, sia quando sale sia quando scende.
Gli Hedge Funds, o fondi speculativi, sono fondi che investono in maniera non convenzionale e molto aggressiva che promettono rendimenti di gran lunga sopra la media del mercato.
A parte il fatto che sono fondi di investimento a cui hanno accesso solo investitori con un patrimonio netto da svariate centinaia di milioni di euro, hanno commissioni altissime. E se un anno o due riescono a sovraperformare il mercato lo fanno di pochi punti percentuali che finiscono comunque per essere neutralizzati dalle alte commissioni di gestione e di performance.
Poi esistono Hedge Fund come il fondo Medallion di J. Simons che sfrutta metodi quantitativi ultra avanzati e del tutto segreti che ha sovraperformato il mercato per oltre 30 anni con rendimenti medi annualizzati al lordo delle commissioni del 66% e del 39% al netto delle commissioni.
Ma parliamo di rarissime eccezioni in un mare di Hedge Fund che sottoperformano costantemente il mercato nel medio-lungo periodo.
Anche Warren Buffett, uno che ha fatto della selezione di poche società la sua fortuna, nel 2008 scommise che un fondo indicizzato allo S&P 500 avrebbe battuto un portafoglio selezionato di hedge fund in 10 anni. E, com’era prevedibile, Buffett ha avuto ragione. E non di poco.
Il Venture Capital
Un altro tipo di investimento che spesso è appannaggio di persone molto ricche è il Venture Capital.
Il Venture Capital altro non è che l’apporto di capitale di rischio da parte di un fondo di investimento per finanziare l’avvio di una start-up in settori ad elevato potenziale di sviluppo, innovazione e attrattiva.
Ma questo tipo di investimento è estremamente rischioso perché il tasso di fallimento di queste start-up è elevatissimo, tra l’85% e il 90%.
E quindi questa soluzione di investimento tende a sottoperformare il mercato anche lei, soprattutto nel breve e medio periodo.
Il Private Equity
Poi abbiamo il Private Equity, altra soluzione di investimento promossa a ricchi investitori che promette rendimenti strabilianti.
Il Private Equity è una forma di investimento attraverso la quale viene investito del capitale tramite l’acquisto di azioni di società non quotate in borsa sfruttando mercati non regolamentati.
Ma come per il Venture Capital, anche il Private Equity è estremamente rischioso perché ha oggetto società non quotate e quindi sottoposte ad un controllo molto meno rigoroso di quelle quotate.
E per di più sono società medio-piccole che si portano dietro un elevato rischio di fallimento nel giro di pochissimi anni.
Poco accessibile non vuol dire migliore
Chi gestisce e propone questo tipo di soluzioni di investimento (Hedge Fund, Venture Capital e Private Equity, ecc.) fa leva sulll’esclusività degli strumenti, sulla scarsa accessibilità alle persone comuni e sul desiderio di quest’ultime di diventare ricche o ancora più ricche di quello che sono.
Pertanto, vieni letteralmente accalappiato con bellissimi report pieni di termini complicatissimi e grafici che puntano al cielo. Vieni rapito dagli uffici superlusso in cui queste società di investimento hanno le loro sedi operative e intanto ti addebitano commissioni folli che pagherai anche in caso di performance al di sotto di quelle del mercato o addirittura in caso di performance negative.
La maggior parte delle persone che utilizzano strumenti di investimento difficilmente accessibili, sofisticati e alternativi come gli Hedge Fund, il Venture Capital o il Private Equity crede davvero alle promesse di ottenere rendimenti eccezionali.
Ma confonde la difficoltà di accedere a tali strumenti con la garanzia di ottenere rendimenti migliori.
La realtà è che tassativamente queste persone restano deluse. E parlo anche di persone tremendamente ricche che non si rendono nemmeno conto che accedendo a questi strumenti i loro rendimenti saranno tristemente inferiori a quelli che un semplice risparmiatore come me, come te può ottenere, per esempio, investendo i suoi risparmi in un semplice ETF indicizzato al mercato azionario globale.
Innanzitutto, è difficile identificare in anticipo i migliori gestori di Hedge Fund, di Venture Capital e di Private Equity. Tieni presente che i rendimenti totali del settore sono generati dal 5% dei fondi. Il restante 95% dei fondi perde e basta.
In secondo luogo, i migliori fondi sono già chiusi. Ovvero, non accettano nuovi investitori, nemmeno se puoi firmare assegni da milioni e milioni di euro.
Gli investimenti sono uno dei pochi settori in cui i grandi investitori, gente che guadagna milioni di euro all’anno, e i piccoli investitori come me e te hanno accesso alle stesse strategie vincenti e agli stessi strumenti.
Tutto sta a scegliere le strategie che hanno le probabilità maggiori di farti guadagnare nel lungo periodo. E queste, normalmente, sono le più semplici, come quella di scegliere un ETF indicizzato all’azionario globale a basso costo e programmare un PAC mensile per obiettivi di lungo termine. Mentre per il breve termine sai già perfettamente che dovrai scegliere strumenti molto meno volatili delle azioni..
Poi è ovvio che chi investe 1.000€ guadagnerà 100€ e chi investe 10.000.000€ guadagnerà 1.000.000€. Ma questo è normale, perché il guadagno negli investimenti è proporzionale alla somma investita. Ma nulla ha a che vedere con investimenti esclusivi o inaccessibili.
Conclusioni
Tirando le fila del discorso, non esistono investimenti a cui possono accedere solo le persone ricche. O meglio, esistono ma non sono affatto garanzia di risultati migliori.
Anzi, spesso risultano molto peggiori perché soggetti a costi e commissioni decisamente più elevati rispetto agli strumenti più comuni.
Ad oggi la strategia più efficace per produrre rendimenti soddisfacenti nel lungo periodo, sia per la persona più ricca del pianeta sia per il piccolo risparmiatore come te e me, è quella di affidarsi ad ETF indicizzati (azionari, obbligazionari ed eventualmente su oro e materie prime) e miscelarli nella maniera più opportuna in base alla personale tolleranza al rischio.
Altre formule magiche non ce ne sono.
Ti ringrazio per avermi letto e ti aspetto al prossimo post!
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