Con gli indici azionari ai massimi chiedersi se i mercati siano in bolla è una domanda più che legittima e merita un approfondimento.
I mercati azionari, infatti, hanno raggiunto i rispettivi massimi storici in quasi tutto il mondo: Stati Uniti, Europa e Giappone su tutti.
Questa è sicuramente una splendida notizia per chi è rimasto investito dal 2009 in poi.
Infatti, dopo la Grande Crisi finanziaria del 2007-2009 che ha sconvolto i mercati finanziari mondiali, è stato un crescendo per il mondo degli investimenti.
Certamente ci sono stati momenti di flessione com’è normale che sia, in quanto i ribassi non sono un’anomalia dei mercati ma una loro caratteristica intrinseca. E rappresentano il prezzo da pagare per i rendimenti nel lungo termine.
Nel corso degli anni chi ha investito ha visto il suo capitale crescere, tenere il passo con l’inflazione e ha visto migliorare la sua situazione finanziaria più in generale.
Chi, invece, non ha investito nel corso di questi ultimi 15 anni ha perso tutti i treni possibili e immaginabili. E ora, con i mercati ai massimi storici, si chiede se sia comunque un buon momento per saltare in corsa sul treno o lasciarlo andare ancora una volta.
La domanda, ripeto, è legittima e la risposta non è semplice per chi come me, te e i restanti 8 miliardi e fischia di persone, non può prevedere il futuro.
Perciò, non mi resta che partire da un punto fermo per rispondere alla domanda se conviene investire anche con i mercati in bolla o attendere ancora.
Rialzi e ribassi di mercato
Il punto è che i mercati sono caratterizzati da rialzi e ribassi.
Mercati toro si alternano a mercati orso più o meno profondi.
Ma cercare di prevedere come i mercati si muoveranno domani, tra un mese, tra un anno, tra tre anni è un gioco a perdere fin dall’inizio.
Anche a me piacerebbe approfittare solo dei rialzi del mercato e disinvestire appena iniziano i ribassi per poi rientrare nuovamente quando i mercati ritornano a salire.
Non sono ipocrita da dire che non mi piacerebbe.
Come non ti nego che vorrei avere la possibilità di investire tutto il mio capitale nel momento in cui il mercato ha toccato il minimo e disinvestire il giorno stesso in cui ha raggiunto il massimo e inizia a scendere.
In fondo non ci vuole poi molto a capire se il mercato è in bolla, giusto?
Era lampante che nel 1972, nel 2000, nel 2007 i mercati erano a livelli troppo alti, non credi?
Così come era chiaro che a marzo del 2009, i mercati avessero toccato il fondo e da quel momento in poi sarebbe partito un crescendo che dura ancora oggi, non è vero?
Bhe… no. Non è affatto così.
Non ti accorgerai mai se i mercati sono in bolla
Se oggi appare tutto così scontato, fidati che mentre tutto accadeva non ci si accorgeva affatto che fosse così. Non si capiva che i mercati erano in bolla e non si capiva che erano ai minimi.
Anzi, spesso tutto lasciava intendere esattamente il contrario.
Nel 2000 e nel 2007, per citare solo i mercati al rialzo più recenti, la paura di rimanere tagliati fuori dai rialzi (la cosiddetta Fear of Missing Out), ha portato moltissimi investitori a continuare ad investire come se i rialzi non dovessero finire mai.
Esattamente come, alla fine del 2002 e agli inizi del 2009, sembrava che il mondo stesse davvero per finire, tali erano state le perdite finanziarie e le cicatrici che avevano lasciato nell’animo degli investitori.

Non ho vissuto da investitore l’euforia dei mercati del 2000 e il panico che si scatenò dopo il crollo delle azioni fino al 2002.
Ma ho vissuto da neo-investitore la Grande Crisi finanziaria del 2007-2009 e ho provato sulla mia pelle prima l’euforia del rialzo e poi il panico durante il crollo.
Ti posso assicurare che era molto difficile a settembre del 2007 credere che da lì a poco i mercati avrebbero perso quasi il 60%. Come era difficile pensare positivo a gennaio 2009 quando nessuno, me compreso, avrebbe immaginato che ci sarebbero stati 15 anni di poderosi rialzi che avrebbero portato rendimenti strepitosi a chi avesse investito in quel preciso istante.
Cosa voglio dirti con tutto questo?
Voglio dirti che nei mercati finanziari per guadagnare nel lungo periodo grazie ai rialzi è necessario attraversare anche le fasi di ribasso. A volte veri e propri crolli del 50% e più.
Ribassi e crolli che ciclicamente si alternano.
E’ il prezzo del biglietto che bisogna pagare per godere dei rendimenti nel lungo termine, a dirla come Morgan Housel in La Psicologia dei Soldi.
Cosa ti viene “venduto” da industria finanziaria e ciarlatani
Qual è, invece, la proposta che viene normalmente “venduta” ai risparmiatori un po’ ingenui, a causa della quale gli stessi risparmiatori in alcuni casi ci rimettono anche le penne?
Questa proposta suona più o meno così: “Investi con noi, che ti facciamo azzeccare il minimo dei mercati, ti facciamo prendere tutti i rialzi e il giorno prima del crollo ti facciamo uscire senza beccarti i ribassi”.
Questa è la più grande fesseria che ti sentirai raccontare quando ti parleranno di investimenti e che purtroppo esiste da quando esistono i mercati finanziari.
Non importa chi te la racconti, se un influencer finanziario, se il trader di turno per venderti il suo metodo, se il promotore finanziario che vuole venderti le gestioni patrimoniali o i fondi della banca per cui lavora.
L’unica certezza è che questa è un’enorme bugia!
Non è possibile entrare ai minimi e uscire ai massimi.
Non è possibile dire se i mercati sono in bolla e se domani crolleranno.
Potrebbero anche essere in bolla ma potrebbero continuare a crescere per anni, se non per decenni.
E quindi che fai? Resti fuori solo perchè temi che i mercati siano in bolla? Oppure resti fuori perchè essendo ai minimi temi che potrebbero scendere ancora?
Investire e disinvestire sulla base delle previsioni di quello che farà il mercato nel prossimo futuro è pura fantascienza. E’ il modo peggiore per investire i tuoi soldi.
Per un motivo semplicissimo: nessuno sa cosa farà il mercato in futuro! Nemmeno i sedicenti esperti.
E chi ti dice il contrario o è matto da legare o è un ciarlatano che vuole approfittare di te e sfilarti via un po’ di soldi.
Quindi, senza avere la sfera di cristallo, cosa puoi fare per investire in modo intelligente? Cosa puoi fare per approfittare dei rialzi senza lasciarti prendere dall’euforia e affrontare i ribassi senza andare nel panico?
Io ho solo una risposta che mi sento di darti.
Un piano finanziario per non chiederti più se i mercati sono in bolla
Senza poter prevedere il futuro, come fai ad investire i maniera intelligente e redditizia?
Costruisci il tuo piano finanziario basato unicamente su te stesso, sui tuoi obiettivi e progetti di vita, sia di breve, medio e lungo termine.
Ma cosa vuol dire esattamente costruire un piano finanziario?
Ne ho parlato in un episodio del podcast che ti consiglio di ascoltare per approfondire l’argomento. Ma cerco di sintetizzarlo brevemente qui.
Costruire un piano finanziario vuol dire, in questa sequenza:
- Definire e quantificare quelli che sono i tuoi obiettivi di vita e dargli un orizzonte temporale, ovvero una data entro cui vorresti realizzarli
- Distribuire le tue risorse finanziarie attuali e il risparmio futuro tra gli obiettivi che hai definito
- Definire una strategia di investimento (prima) e i prodotti finanziari (poi) adatti a raggiungere questi obiettivi nei tempi stabiliti
Definire gli obiettivi, quantificarli e dargli una “scadenza” è l’unica cosa che conta per capire come investire.
Certamente non sono le previsioni sul futuro dei mercati finanziari a determinare la tua strategia finanziaria.
Quindi non ti aiuterà sapere se i mercati sono in bolla o meno o se hanno raggiunto i minimi assoluti!
Anzi, in presenza di una pianificazione di questo tipo, che rende tutto concreto e misurabile, sapere se i mercati sono in bolla o meno è del tutto ininfluente.
Se, invece, hai investito senza una pianificazione finanziaria a monte, magari su prodotti comprati a caso, senza avere idea di come misurare l’efficacia, l’efficienza e il grado di successo della tua strategia, allora sì che sei in balìa del mercato. Allora sì che avrai sempre il timore che i mercati possano essere in bolla o che possano aver toccato i minimi.
Ciò che devi avere sempre chiaro nella mente è il tuo piano finanziario.
E’ il piano finanziario che deve guidare le tue decisioni nel campo degli investimenti. Non quello che fa il mercato.
Ed è questo che cerco di fare costantemente.
Intanto io ti ringrazio per aver letto il mio post e ti aspetto al prossimo!
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