Mentre leggevo un po’ di materiale sui grandi investitori della storia, mi sono imbattuto in questa intervista a Benjamin Graham del 1976.
Nel corso dell’intervista Graham parlava del mercato azionario, delle istituzioni finanziarie, del fatto che i managers dei fondi a gestione attiva non possono battere il mercato e di altri argomenti legati agli investimenti azionari.
In particolare, Graham sottolineava che il mercato azionario ha due anime. Una fatta per l’investimento e l’altra speculativa.
L’anima per l’investimento guarda soprattutto all’incremento del valore intrinseco del business aziendale nel tempo, determinato dagli utili aziendali non distribuiti.
Quella speculativa, invece, è focalizzata sul prezzo corrente ed è influenzata principalmente dalla volatilità al rialzo e al ribasso.
Se interpreto bene questa distinzione fatta da Graham, l’investitore dovrebbe avere il focus sempre puntato sugli utili che genera l’azienda. Quindi, sui dividendi, che rappresentano la parte di utili distribuita, e sulla loro crescita, che contribuisce all’aumento del suo valore intrinseco nel tempo.
Se trasliamo questa visione dalla singola azienda al mercato in più generale, in un’ottica di investimento indicizzato, l’investitore dovrebbe avere il focus sul livello di utili complessivi del mercato e sulla loro crescita nel tempo.
Lo speculatore, invece, avrebbe il focus orientato solo e soltanto sui movimenti dei prezzi e cercherebbe di acquistare un’azione a prezzi bassi e rivenderla a prezzi più alti.
In sostanza fa market-timing ed è consapevole di farlo.
Confondere l’investimento con la speculazione
Dalle parole di Graham emerge che il grosso problema per l’investitore sorge nel momento in cui egli non è più in grado di distinguere tra investimento e speculazione. Ovvero, quando crede di avere come obiettivo il lungo termine ma, invece, ha l’attenzione puntata su volatilità e prezzi. In sostanza, quando crede di essere un investitore ma si comporta da speculatore e da trader.
Pertanto, il pericolo per l’investitore non è rappresentato, come si potrebbe pensare, dalla volatilità di breve termine.
Il vero pericolo è quello di acquisire abitudini speculative senza esserne consapevole, illudendosi, al contempo, di comportarsi da investitore che ha in mente solo dividendi, utili e relativa crescita nel tempo.
Pensare di essere ancora un investitore ma agire da trader, o da speculatore più in generale, non può che portare a risultati da speculatore. Cioè perdite o, quando va davvero bene, rendimenti molto bassi.
Ed è questo il vero rischio cui vai incontro quando in gioco c’è il tuo patrimonio e quello della tua famiglia.
Non voglio dire che non ci siano trader o speculatori che non guadagnino. Esistono assolutamente. Il problema è che rappresentano una ridottissima parte della popolazione di speculatori. Non ho numeri precisi al riguardo ma ci sono alcune ricerche tra USA ed Europa che parlano addirittura dell’80/85% dei trader che perde soldi in un arco temporale di 15 anni.
Sono numeri esageratamente alti se pensi che nell’arco di 20 anni la probabilità di avere un rendimento positivo investendo in un portafoglio completamente azionario (S&P500 per l’esattezza) è del 100%.
Allora quali sono i pericoli dell’investimento?
Per quanto detto finora, possiamo dire che il pericolo principale dell’investimento è quello di confonderlo con la speculazione. O comunque, agire da speculatore nella convinzione di essere un investitore.
Volendo spacchettare questo concetto generale in qualcosa che sia di maggiore utilità pratica, i pericoli dell’investimento arrivano soprattutto dai seguenti comportamenti dell’investitore.
Fare market-timing
Il pericolo principale per chi si sente investitore è quello di cercare di anticipare il mercato, ovvero di gestire attivamente i propri investimenti puntando ad acquistare ai minimi e vendere ai massimi.
Riuscire in questa attività è possibile solo per pura fortuna. Per questo motivo la ricerca del market-timing non è un’abitudine sostenibile nel tempo.
E, purtroppo, quanto più i mercati sono volatili tanto più gli investitori sono tentati di utilizzare tecniche di market-timing per realizzare extra-rendimenti. Tecniche che, se utilizzate come abitudine e portate all’estremo, puntualmente finiscono per condurre a risultati pessimi sia nel breve sia, soprattutto, nel lungo termine.
Pertanto, essere convinto di fare investimenti ma avere il focus sui prezzi e sul market-timing è estremamente pericoloso per l’investitore.
Abbandonare il piano di investimento
Avere un piano di investimento è importantissimo soprattutto quando le cose sui mercati si mettono male.
Un piano di investimento semplice ma ben strutturato e progettato quando le acque sono calme, rappresenta la bussola su cui poter contare quando inizierai a dubitare di tutto e tutte le tue convinzioni crolleranno una dopo l’altra.
Rinunciare al tuo piano di investimento equivale a restare su una nave in balìa del mare in tempesta senza nessuno strumento che ti indichi la rotta giusta. Sarà molto più facile cadere vittima delle tue stesse emozioni e, di conseguenza, sarà difficile raggiungere i tuoi obiettivi nel lungo termine.
Quindi, a meno che non ci sia qualche ragione valida per cambiare il tuo piano di investimento, attieniti a quello che hai formulato e non abbandonarlo per nessuna ragione al mondo.
Non prevedere un margine di sicurezza
Investire vuol dire utilizzare il denaro per raggiungere determinati obiettivi nel medio e lungo termine, beneficiando dei rendimenti generati attraverso l’interesse composto.
Tutti noi abbiamo delle aspettative sui potenziali ritorni futuri dei nostri investimenti e in base a questi pianifichiamo la quantità di risparmio necessaria per raggiungere gli obiettivi in un certo arco di tempo.
Tuttavia, le aspettative possono realizzarsi come no. Se si realizzano o si discostano di poco dai risultati reali probabilmente raggiungerai comunque i tuoi obiettivi. Ma se sono completamente errate il rischio di non raggiungere gli obiettivi è estremamente elevato.
Allora diventa importante prevedere sempre un margine di sicurezza nel tuo piano di investimento che ti dia la ragionevole certezza che anche se le aspettative non dovessero essere soddisfatte tu raggiungerai comunque i tuoi obiettivi.
Banalmente, se le aspettative di rendimento del tuo portafoglio sono dell’8% e progetti il tuo piano di risparmio e di investimento su quelle aspettative, il rischio che corri se le aspettative sono completamente sbagliate è di non raggiungere il tuo obiettivo. Quindi un rischio estremamente elevato.
Se invece costruisci il tuo piano di risparmio e di investimento su aspettative di rendimento del 6% anziché dell’8%, lo scenario cambia completamente. Perché se il rendimento sarà davvero dell’8% come ipotizzato, allora non solo raggiungerai il tuo obiettivo ma lo raggiungerai probabilmente molto prima o avrai una somma di denaro molto più alta a parità di orizzonte temporale. Se invece il rendimento sarà sensibilmente più basso, supponiamo il 6,5%, raggiungerai comunque il tuo obiettivo nei tempi stabiliti. Perché hai inserito nel tuo piano un margine di sicurezza che ti protegge da previsioni sbagliate.
E così come sulle aspettative di rendimento, il margine di sicurezza dovresti utilizzarlo su tutte le altre variabili del piano: quota di risparmio, orizzonte temporale, ecc.
Investire seguendo i “consigli” di investimento
Investire seguendo qualsiasi tipo di consiglio finanziario o comunque investendo seguendo il sentiment del mercato è il modo più rapido per perdere la rotta.
La cosa migliore che un investitore possa fare è spegnere la tv ogni volta che si parla di borsa e di mercati. Nessuno si è mai arricchito seguendo un consiglio di investimento piuttosto che un altro. O almeno non per un tempo ragionevolmente lungo e non per altro che non sia solo fortuna.
L’unico consiglio per raggiungere con ragionevole certezza gli obiettivi che ti prefiggi nei tempi stabiliti è progettare un’asset allocation coerente con gli obiettivi stessi e realizzarla attraverso una strategia di investimento indicizzata, con l’utilizzo di ETF ben diversificati e a basso costo
Attieniti al tuo piano di investimento, ribilancia periodicamente se necessario e non pensare ad altro.
Lasciarti condizionare dall’amico che segue questo o quel trend di mercato o dal collega che ha trovato l’investimento del secolo e si sta arricchendo in tempi velocissimi è pericolosissimo e può portarti fuori rotta in men che non si dica.
Questi sono i pericoli principali dell’investimento. Evitarli è semplice, non richiede nessuna abilità particolare e non ti costa nulla.
Ti ringrazio per avermi letto e ti aspetto al prossimo articolo!
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