Focalizzarsi sul risparmio o sull’investimento?

Quando quasi 20 anni fa ho iniziato ad investire i miei primi risparmi ero davvero molto incerto e confuso su tutto.

Avevo iniziato da poco a studiare finanza personale. Avevo già letto qualche libro di importanti autori americani tra cui Burton Malkiel e John Bogle da cui stavo iniziando ad apprendere le basi dell’investimento indicizzato.

Stavo, pertanto, familiarizzando con i principi d’investimento più importanti come la diversificazione, l’orientamento al lungo termine, l’indicizzazione, l’asset allocation, il goal based investing, il ribilanciamento, ecc.

Tuttavia, l’incertezza di chi si stava addentrando per la prima volta in un territorio a lui completamente sconosciuto solo qualche mese prima, era evidente. E si manifestava ogni volta che aprivo il mio bel foglio excel in cui riportavo punto per punto tutta quella che avrebbe dovuto costituire la mia strategia di investimento.

Passavo giorni ad arrovellarmi su quanto dovesse pesare il settore immobiliare sul mio portafoglio, il 10% o 15%? La parte obbligazionaria doveva rappresentare il 20% o il 30%? E poi, ancora, dovevo dare più spazio al mercato USA o a quello europeo? I mercati emergenti dovevano avere una quota del 5% o del 10%?

Quando sembrava che fossi giunto ad una conclusione definitiva sull’esatta ripartizione degli asset, si presentava il problema di quali ETF scegliere. Se quelli di un fornitore o dell’altro, se era meglio scegliere quelli che erano sul mercato da 10 anni o quelli che erano sul mercato da almeno 15 anni e cose del genere.

Poi, quando anche questo problema sembrava risolto, si apriva il dilemma atavico di quando comprare. Allora capitava spesso che aprissi la piattaforma di investimento che mi metteva a disposizione la mia banca e restassi per ore a seguire l’andamento del prezzo dell’ETF che dovevo acquistare per il mio PAC (Piano d’accumulo). Se scendeva dello 0,03% mi chiedevo se non fosse meglio attendere qualche minuto altro per vedere se perdeva ancora qualcosina ed acquistarlo ad un prezzo ancora più conveniente. Invece, puntualmente risaliva dello 0,05% e allora ripartivo con i dubbi e con le attese.

Insomma, perdevo letteralmente ore ed ore appresso a tutte queste decisioni, nemmeno fossi Warren Buffett in persona che stava analizzando la prossima azienda su cui investire.

Quando conviene focalizzarsi sulle spese e sul risparmio

Tutto questo fissarsi sui dettagli più infinitesimi andò avanti per qualche mese. Finché un bel giorno capì che forse questo non costituiva l’approccio più corretto a quella che era la mia situazione finanziaria complessiva in quel momento.

E’ vero, stavo iniziando a possedere sempre con maggiore sicurezza i principi importanti dell’investimento, come avere la barra dritta sul lungo termine, diversificare bene il mio portafoglio e cercare sempre di mantenere bassi i costi. Ma in quel momento tutti gli sforzi per tradurre quei principi in scelte di investimento corrette stavano assorbendo una gran quantità delle mie energie e del mio tempo. E lo stavano facendo in un momento in cui, probabilmente, i miei sforzi e le mie energie dovevano essere orientati altrove.

In effetti, in un guizzo di lucidità feci una considerazione sul fatto che il mio portafoglio aveva un valore di poco più di 5.000€. Allora eseguì rapidamente il calcolo di quale potesse essere il guadagno di questo portafoglio in un anno se avessi ottenuto un rendimento che soddisfacesse in pieno le mie aspettative migliori.

Pensai che avrei messo la firma per ottenere un rendimento del 10% e allora calcolai questo 10% sui 5.000€ del mio portafoglio. Il risultato fu, ovviamente, di 500€. 500€ in un anno. Meno della rata mensile del mutuo che pagavo. Meno di 50€ al mese. All’epoca poco più di quanto avrei pagato per una serata in pizzeria con mia moglie.

Allora mi chiesi se valesse davvero la pena passare ore ed ore del mio tempo a pesare con il bilancino la mia asset allocation, scegliere su quali ETF puntare, determinare l’esatto momento in cui acquistarli, quando, in fin dei conti, rinunciando ad una pizza al mese per un anno avrei avuto gli stessi soldi che avrei ottenuto da un rendimento del 10% sul mio portafoglio. E con meno sbattimenti.

Quindi, capì definitivamente che non aveva senso concentrarmi così tanto sui dettagli delle mie scelte di investimento quando avrei avuto un margine di guadagno molto più ampio rivedendo semplicemente alcune spese che sostenevo solo per abitudine, senza che mi apportassero nulla in termini di migliore qualità di vita, e che potevo tranquillamente tagliare.

Ad esempio, ricordo che pagavo una serie di abbonamenti a pay-tv che non guardavo mai, servizi on-line che utilizzavo molto di rado, l’abbonamento in palestra che praticamente sfruttavo solo per 2/3 mesi all’anno perché avevo poco tempo (e a volte poca voglia) di allenarmi.

Mettendo tutto insieme avevo guadagnato in 2 minuti quello che con un rendimento del 10% all’anno sui 5.000€ del mio portafoglio avrei guadagnato in 2 anni.

Perciò, in definitiva, se il tuo portafoglio non è molto consistente vale la pena focalizzarti su come risparmiare di più, razionalizzando le spese o cercando una maniera per aumentare le entrate, curando e valorizzando il tuo Capitale Umano.

Quando conviene concentrarsi sull’investimento

Se invece di avere soli 5.000€ nel mio conto di investimento avessi avuto 1.000.000€ la situazione sarebbe stata notevolmente diversa.

Il 10% di rendimento su un milione di euro sono 100.000€, che rappresentano una cifra ragguardevole. Centomila euro non possono essere recuperati rinunciando a una pizza al mese o con la disdetta di un abbonamento alla pay-tv che non usi.

L’1% di rendimento in più o in meno su un portafoglio di un milione di euro vuol dire una differenza di 10.000€ di guadagno o di perdita, mentre l’1% su 5.000€ equivale a meno di un pieno di benzina.

Se i mercati crollano del 30% quando il mio portafoglio vale 5.000€ registro una perdita di 1.500€ che, per quanto antipatica possa risultare, può essere recuperata facilmente risparmiando un po’ di più per qualche mese.

Se, invece, la perdita del 30% si abbatte su un portafoglio di un milione di euro, vuol dire che sto perdendo 300.000€. Ti voglio vedere a recuperare 300.000€ risparmiando qualche centinaia di euro in più al mese. Non ti basterebbe una vita intera.

Pertanto, il focus verso l’investimento o verso il risparmio dovrebbe essere dettato da quella che è la tua situazione finanziaria in quel particolare momento.

Se hai un portafoglio consistente, tale per cui anche piccole variazioni dei rendimenti si traducono in perdite o guadagni rilevanti, allora il tuo focus dovrebbe essere quello di migliorare le scelte di investimento. Sarebbe, quindi, corretto dedicare molto più tempo all’analisi delle decisioni di investimento anziché a quelle di risparmio.

Risparmio o investimento?

Come puoi fare, pertanto, ad individuare uno spartiacque che ti indichi quando è più conveniente indirizzare i tuoi sforzi sul miglioramento delle decisioni di investimento e quando invece orientarle al risparmio, rivedendo e affinando il modello di spesa o cercando di incrementare le tue entrate?

Nick Maggiulli nel suo libro Just Keep Buying ci fornisce un metodo semplice e veloce per determinare questo spartiacque e individuare quando è il momento di concentrarci sul miglioramento delle nostre decisioni di investimento e quando invece è più opportuno concentrarci su come risparmiare di più, spendendo in maniera più razionale o aumentando il nostro reddito e le nostre entrate.

Innanzitutto dobbiamo calcolare quella che rappresenta la crescita attesa del nostro portafoglio nel corso di un anno e confrontarla con quello che è il risparmio atteso, cioè la cifra che prevediamo di risparmiare agevolmente sempre nel corso di un anno.

Se la crescita attesa del nostro portafoglio nel corso di un anno è maggiore del risparmio atteso annuo, allora è più produttivo indirizzare i nostri sforzi sulle decisioni di investimento per la crescita di patrimonio netto e ricchezza. Quindi, è meglio affinare nel dettaglio tutta la propria asset allocation e le strategie di portafoglio e investimento più in generale.

Se invece il risparmio atteso annuo supera la crescita attesa del portafoglio allora per incrementare il nostro patrimonio è più proficuo focalizzarsi su come risparmiare di più, razionalizzando le spese e aumentando le entrate.

Per darti un’idea di come ripartire tempo e sforzi tra i due focus (investimento contro risparmio) ti basta prima calcolare la somma tra il rendimento atteso e risparmio atteso. Il rapporto tra il rendimento atteso e la somma così calcolata rappresenta il grado di impegno (in percentuale) da dedicare all’investimento. Il rapporto tra il risparmio atteso e quella stessa somma rappresenta, invece, il grado di impegno (in percentuale) da dedicare al risparmio, cercando un modo per incrementare le entrate e/o ridurre le spese.

Un esempio ti chiarirà meglio le idee.

Se hai un portafoglio di 200.000€, ti aspetti un rendimento dell’8% all’anno e puoi risparmiare senza fatica 700€ al mese allora avrai una crescita attesa del portafoglio di 16.000€ (200.000€ X 8%) e un risparmio atteso di 8.400€ (700€ X 12).

La somma tra i due è 24.400€.

Il grado di impegno da dedicare a migliorare le tue decisioni di investimento sarà dato dal rapporto tra crescita attesa del portafoglio e questa somma, ovvero 16.000€ / 24.400€ = 66%.

Il grado di impegno da dedicare a migliorare il risparmio (aumento delle entrate e/o riduzione delle spese) sarà dato dal rapporto tra risparmio atteso e quella stessa somma, ossia 8.400€ / 24.400€ = 34% (che si ottiene anche facendo 100-66).

Pertanto, in questo esempio, dedicherai indicativamente il doppio dell’impegno per migliorare le tue decisioni di investimento rispetto all’impegno che dedicherai per risparmiare di più.

Tendenzialmente, più passa il tempo e sempre maggior impegno ci sarà da dedicare all’investimento rispetto al risparmio, proprio perché il portafoglio si farà più pesante e, di conseguenza, anche i rendimenti annui tenderanno a superare il risparmio annuo.

Ciò detto, d’ora in avanti avrai un metodo un po’ più scientifico per individuare quale debba essere il tuo focus, se l’investimento o il risparmio.

Intanto ti ringrazio per aver letto il post e ti aspetto al prossimo!

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