L’importanza di saper riconoscere quando è abbastanza

Per una larga fetta della nostra società, soprattutto quella costituita dalle persone più ricche, potenti e di successo, sembra che non ci sia mai un limite superiore a quello che la loro ricchezza, fama e successo possano raggiungere.

Ad ogni traguardo raggiunto spunta immediatamente un nuovo traguardo sempre più sfidante ed ambizioso.

Non che io sia contrario al non porsi mai limiti e cercare di spingersi sempre più in alto. Anzi, ritengo che chi ha ricevuto in dono certe capacità abbia un obbligo morale verso la società e verso la buona sorte e debba sfruttare il dono ricevuto per cercare di migliorarsi spostando l’asticella sempre un po’ più in là.

Non farlo rappresenterebbe un peccato mortale e di irriconoscenza verso il buon Dio che lo ha benedetto regalandogli tale fortuna. Magari a discapito di qualcun altro che invece, pur disposto a raggiungere traguardi sempre più ambiziosi, non è stato altrettanto fortunato da ricevere in dono determinate capacità.

Un po’ come ricevere in dono le ali ma non tentare mai di spiegarle per librarsi in volo.

Se ci pensi, da quando l’uomo ha messo piede sulla terra, la crescita della razza umana, delle società, delle economie è avvenuta sempre perchè qualcuno non si è mai accontentato dello status quo e ha cercato sempre di andare un passo oltre.

Non ci siamo accontentati di camminare a piedi e qualcuno ha inventato la ruota e tutti i mezzi che ne fanno uso per spostarsi più rapidamente. Poi c’è stato qualcun altro che non si è accontentato ed ha voluto andare ancora oltre per spostarsi più rapidamente e ha inventato il primo aereo ad elica e, successivamente, quello a reazione.

Ma questo accade in tutti i campi perché c’è sempre qualcuno che sposta l’asticella sempre un po’ più in la.

Ed è giusto che sia così perché, altrimenti, non ci sarebbe stato nè progresso nè evoluzione e probabilmente ci saremmo già estinti.

Ma il problema è che tutti, chi più e chi meno, prima o poi sperimentiamo un certo senso di insoddisfazione dopo aver raggiunto un traguardo o realizzato un obiettivo e subito ne cerchiamo un altro un po’ più sfidante.

Dieci anni fa ho acquistato la mia casa, una bella casa, un attico con un grande terrazzo e con tutte le comodità che cercavo, in un bel quartiere residenziale tranquillo e in espansione. La mia è oggettivamente una bella casa e non lo dico io ma lo dicono le persone che in tutti questi anni ho avuto modo di avere come miei ospiti per un motivo o per l’altro.

Se non che un paio di anni fa, non molto distante dalla mia abitazione, hanno iniziato a costruire alcuni complessi residenziali molto belli che prevedevano attici all’ultimo piano dotati di tutti i comfort attualmente immaginabili.

Attratto come sono dalle case in stile supermoderno, e dagli attici in particolare, ho cercato più informazioni sui quei complessi immobiliari in costruzione e ne ho seguito lo stato di avanzamento fino al loro completamento. Che dire: davvero dei gioielli, sia dal punto di vista architettonico, di comfort, di posizione e, naturalmente, anche dal punto di vista del prezzo.

Devo dire che ho provato davvero invidia verso chi ha comprato quegli attici e non ti nego di aver avuto ad un certo punto l’impulso di fare una proposta d’acquisto, vendere il mio attico e trasferirmi in uno di quelli che avevano appeno finito di costruire.

A parte l’insensatezza dell’operazione dal punto di vista finanziario (i nuovi attici costavano sensibilmente più del mio), la costruzione di quei nuovi appartamenti stava minando in un certo senso la mia felicità e la mia soddisfazione di possedere un attico che il 90% delle persone che conosco non può permettersi e farebbe carte false pur di poterlo avere.

Stavo consentendo a quella smania di spingermi sempre più in là di minare la mia serenità con un senso di insoddisfazione per quello che già avevo raggiunto e che la stragrande maggioranza delle persone che conosco non potrà mai raggiungere nella sua vita.

Adattamento alla nuova situazione

La tendenza che hanno gli esseri umani a tornare al livello di felicità precedente poco dopo aver raggiunto un traguardo importante, realizzato un obiettivo o sperimentato un cambiamento è chiamata adattamento edonistico.

Molte volte pensiamo che vincendo la lotteria la nostra vita migliorerebbe in modo esponenziale e duraturo raggiungendo uno stato di felicità estrema; che acquistando una certa auto avremo molta più soddisfazione nell’affrontare il traffico o, come nel mio caso, acquistando quell’attico che mi aveva letteralmente stregato avrei innalzato il mio livello di felicità e soddisfazione in maniera esponenziale e permanente.

Ma nella realtà, tutte le evidenze dimostrano che le cose non stanno esattamente così.

In realtà, dopo un breve periodo di tempo in cui magari i nostri livelli di felicità e soddisfazione si innalzano a seguito del traguardo raggiunto, o del cambiamento apportato nella nostra vita o del nuovo acquisto fatto, è normale che ritornino al livello precedente all’evento.

Alla luce di tutto ciò, né la vincita alla lotteria, né la nuova auto, nè il nuovo attico superlusso provocano cambiamenti duraturi nello stato d’animo generale di ciascuno di noi.

Anzi, ritengo che nessun bene materiale, nemmeno il denaro, possa provocare un cambiamento del proprio stato d’animo complessivo in maniera così duratura. Sono i rapporti umani, la famiglia, l’autostima, gli amici, che possono davvero farci fare il salto di qualità nel livello di soddisfazione e qualità della vita. Ma questo è un altro discorso.

Sono quindi arrivato a convincermi che se ogni volta che raggiungiamo un obiettivo ambizioso subito dopo ne spunta uno ancora più ambizioso dietro l’angolo, lentamente saremo risucchiati nella spirale dell’insoddisfazione perenne. Insoddisfazione che non ci farà godere dei nostri successi anche se sono inimmaginabili per il restante 99% degli altri esseri umani.

E questo discorso può essere anche molto più pericoloso quando si parla di ricchezza.

Quando non è mai abbastanza

Proprio quando l’adattamento edonistico e l’insoddisfazione per la propria situazione coinvolge la sfera dei soldi e della ricchezza, la situazione può diventare complicata e, in alcuni casi, portare alla rovina finanziaria.

Il mio blog è interamente incentrato sul miglioramento della situazione finanziaria di ciascuno dei miei lettori e certamente non è mia intenzione venire meno a questa vocazione.

E’ giusto cercare sempre di migliorare la propria situazione finanziaria in maniera tale da raggiungere tutti gli obiettivi di vita, dai più basilari a quelli più elevati e quindi trattare il denaro come un mezzo per raggiungerli, nei limiti di un corretto processo di pianificazione finanziaria.

Ma quando il denaro diventa un fine, cioè diventa un obiettivo fine a se stesso, un numero da raggiungere e poi superare costi quel che costi, allora la situazione può degenerare anche molto rapidamente.

Nel momento in cui tratti il denaro come un fine, sia esso un numero sul tuo conto corrente o il valore dei beni materiali acquistati per il solo gusto di possederli, corri il serio rischio che l’adattamento edonistico al nuovo status quo diventi sempre più rapido e generi quello stato di costante insoddisfazione che ti porta alla smania irrefrenabile di spingerti sempre più in là, ad ogni costo.

E’ il rischio del non averne mai abbastanza.

Quando l’abbastanza non esiste, c’è il rischio concreto di cadere in un vortice senza fine in cui l’irrefrenabile desiderio di avere sempre di più ti mette in condizioni di rischiare quello che hai già. E quello che possiedi può essere, paradossalmente, già più di quello che la stragrande maggioranza degli altri possiede o che possa lontanamente mai sperare di possedere.

Warren Buffet, commentando il disastro causato alla fine del secolo scorso dai creatori dell’Hedge Fund “Long Term Capital Management”, che già ricchissimi persero tutti i loro patrimoni nel tentativo di diventare ancora più ricchi rischiando, oltretutto, di trascinarsi dietro anche l’intero sistema finanziario mondiale, ebbe a dire:

“Per guadagnare soldi che non avevano e di cui non avevano bisogno, hanno rischiato quello che avevano e di cui avevano bisogno.

Ed è una stupidaggine.

Non ha alcun senso logico mettere a rischio ciò che per te è importante per ottenere qualcosa che per te non è importante.”

W. Buffet

Ecco perchè è così determinante per il nostro benessere finanziario che tutti noi abbracciamo, almeno dal pinto di vista della finanza personale, il concetto dell’abbastanza.

Sembra una banalità, ma alla fine non lo è così tanto se ci sono persone che per ottenere più di quello che hanno, che è già oltremodo più che sufficiente affinchè si possano godere la vita, mettono a rischio tutto per ottenere ciò di cui dopo qualche mese si saranno già stancate.

Per evitare tutto ciò ed abbracciare consapevolmente il concetto di “abbastanza” in campo finanziario, ti darò qualche suggerimento che per me ha funzionato molto bene.

Non spostare sempre in avanti il traguardo

Non lasciare che aspettative sempre più grandi vadano più veloci dei risultati che raggiungi.

Se questo accade, probabilmente finirai per cadere vittima dell’insoddisfazione, cercando sempre nuovi traguardi da raggiungere e sempre più velocemente. Ma per qualsiasi sforzo aggiuntivo e rischio che ti prenderai finirai per sentirti sempre al punto di partenza: irrimediabilmente insoddisfatto.

Il consiglio che posso darti dopo aver raggiunto un traguardo finanziario è quello di fermati e godertelo, cercando di comprendere che quello che hai raggiunto con fatica e lavoro rappresenta probabilmente molto di più di quello che la stragrande maggioranza delle persone che conosci (e soprattutto che non conosci) potrà mai sperare di raggiungere in una vita intera.

Abbastanza non fa rima con mediocrità

Decidere di avere abbastanza potrà farti sentire prima o poi un mediocre che rinuncia ad opportunità di guadagno che sono proprio lì a portata di mano.

Cancella questo pensiero dalla tua testa.

Abbastanza vuol dire comprendere che il non accontentarsi mai ti porterà prima o poi alla rovina e a perdere tutto ciò che hai e che per te ha un’importanza estrema, per rincorrere qualcosa di cui invece non hai un reale bisogno.

Prendi il più grande truffatore in campo finanziario, il “leggendario” Bernie Madoff che, pur essendo tra gli uomini più ricchi della terra, non conosceva il concetto dell’abbastanza. E per questo ha perso tutto, anche la libertà e la reputazione che valgono tremendamente di più di qualsiasi somma di denaro immaginabile, ricorrendo alla frode e al furto per avere ancora più denaro di quello che già possedeva.

Non guardare chi è avanti a te. Guarda chi è dietro

Per quanto tu possa avere un reddito alto e un patrimonio importante ci sarà sempre qualcuno che guadagnerà più di te e avrà un patrimonio molto più consistente del tuo.

E quest’ultimo avrà davanti a se qualcun altro che a sua volta potrà contare su redditi e patrimonio ancora più elevati.

Allora cosa fai? Ti affanni a combattere ogni giorno della tua vita per raggiungere il reddito o il patrimonio di qualcuno sapendo che dopo ci sarà ancora davanti a te qualche altro da raggiungere e superare?

Sei disposto a spendere tempo ed energie, oltre che mettere a rischio quello che hai già e che potrebbe essere abbastanza, per rincorrere chi è davanti a te?

Io credo, anche per esperienza personale, che sia meglio impiegare tempo ed energie per goderti la tua famiglia, i tuoi figli, per seguire le tue passioni e le tue priorità con quello che magari hai già raggiunto e che potresti considerare già abbastanza.

Invece di guardare chi è davanti a te voltati a guardare chi invece è dietro di te e non ha raggiunto i traguardi che invece hai già raggiunto tu. Voltati a guardare la stragrande maggioranza delle persone che vorrebbero essere al tuo posto, che vorrebbero guadagnare il tuo reddito, possedere la tua casa, la tua auto, il tuo conto in banca, i tuoi investimenti.

Accettare che hai già abbastanza è l’unico modo per svincolarti dal tapis roulant edonistico e apprezzare ciò che davvero hai e di cui hai effettivamente bisogno, senza metterlo a rischio per ottenere quello che vorresti ma di cui non hai realmente necessità.

Non mettere a rischio ciò che non puoi assolutamente perdere

Ci sono cose che non dovresti mai mettere a rischio, qualunque sia il potenziale guadagno o il potenziale obiettivo da raggiungere.

La tua libertà ha una valore inestimabile e non puoi in alcun modo metterla a rischio per un potenziale guadagno, qualunque esso sia.

La tua stessa vita non vale nessun obiettivo o traguardo da raggiungere, tantomeno se di carattere finanziario.

La tua reputazione non puoi sacrificarla sull’altare del denaro e della ricchezza, perchè una volta sporcata difficilmente puoi ripulirla del tutto.

La tua famiglia e i tuoi figli valgono molto più di qualsiasi ricchezza tu possa voler raggiungere e non dovresti mai metterli a rischio.

La tua felicità ha un valore incalcolabile è non dovresti metterla a rischio per nessuna ricchezza possibile.

Il modo migliore per conservare tutte queste cose è saper riconoscere quando è arrivato il momento di dire “ho abbastanza” e svincolarti dalla battaglia quotidiana per ottenere sempre di più.

Spero con questo articolo di averti dato modo di riflettere e di comprendere l’importanza del dire “ho abbastanza”.

Grazie per avermi letto!

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