Pianificare la longevità: il ruolo della salute in finanza personale

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Qualche anno fa accadde un episodio che mi fece riflettere molto sull’impegno che dedichiamo alla carriera, a risparmiare di più e a investire meglio per migliorare il nostro benessere finanziario.

Nulla da eccepire in proposito, intendiamoci.

Sono tutte abitudini virtuose che ognuno di noi dovrebbe acquisire quanto più presto possibile. E ci mancherebbe altro.

Tuttavia c’era qualcosa che non mi tornava. Qualcosa cui non avevo mai dato il giusto peso nel contesto di una solida pianificazione finanziaria.

In precedenza non mi ero mai soffermato a pensare a quanto il benessere psico-fisico e la longevità potessero essere importanti.

Infatti, fino a quel momento avevo goduto sempre di ottima salute ma avvicinandomi alla soglia dei 50 stavo diventando progressivamente più consapevole che il benessere finanziario non può essere scisso da quello fisico e mentale.

Per questo ti racconto la storia di una persona che forse non ti dirà nulla ma che per un paio di decenni è stato il deus-ex-machina del calciomercato mondiale.

Sto parlando di Carmine Raiola, meglio conosciuto come Mino Raiola, forse il procuratore sportivo più famoso nel mondo del calcio.

E’ stato manager di calciatori famosissimi come Nedved, Ibrahimovic, Pogba, Balotelli e tanti altri.

Poco dopo la sua nascita la famiglia emigra nei Paesi Bassi, dove il padre Mario apre con successo un ristorante in cui il giovane Mino è impiegato come cameriere fin dall’adolescenza.

A soli sedici anni, oltre a servire ai tavoli, Mino si prende la responsabilità di controllare le finanze dell’attività e a diciassette siede già nel consiglio degli imprenditori di Haarlem. 

Frequenta per due anni l’università, apprende sette lingue, inizia a giocare a calcio nelle giovanili dell’Haarlem ma smette all’età di diciotto anni.

Scelto per sfida dal presidente della squadra in cui giocava, ne diventa il responsabile del settore giovanile.

Nel frattempo, a diciannove anni intraprende la carriera imprenditoriale, acquistando (e poi rivendendo dopo un paio di mesi) un ristorante della compagnia McDonald’s.

Diventa direttore sportivo dell’Haarlem, inizia a mettere a segno alcuni colpi di mercato e pian piano abbandona qualsiasi altra attività per dedicarsi esclusivamente alla cura degli interessi dei suoi assistiti, diventando agente FIFA e fondando la società Sportman.

Acquisisce sempre più fama e notorietà grazie alle trattative milionarie in cui è coinvolto curando gli interessi dei giocatori da lui rappresentati.

Arriva a guadagnare vagonate di denaro sotto forma di commissioni pagate dalle società coinvolte negli scambi dei calciatori che assiste.

Nel 2009 il passaggio di Zlatan Ibrahimović dall’Inter al Barcellona gli frutta una commissione di oltre 7 milioni di euro in 6 anni. E solo per quel trasferimento.

Nell’estate del 2016 conclude il passaggio di Pogba dalla Juventus al Manchester United grazie al quale si assicura una commissione di 25 milioni di euro.

Nel 2020 Forbes lo inserisce al quarto posto nella classifica dei procuratori di tutti i tempi, avendo chiuso affari per 848 milioni di dollari.

Il 12 gennaio 2022 viene sottoposto a un intervento chirurgico per risolvere una patologia polmonare a seguito della quale il 28 aprile dello stesso anno viene ricoverato in gravi condizioni di salute e muore due giorni dopo a soli 55 anni.

Il ruolo della longevità e del benessere psico-fisico nella pianificazione finanziaria

Perchè ti ho raccontato la storia di Mino Raiola?

Non certo perchè tu prenda spunto per emularne le gesta professionali.

Assolutamente no. Non è questo il punto.

Te l’ho raccontata perchè mi ha molto colpito a suo tempo e ci ho pensato molto in questi ultimi 3 anni. 

E ho capito che tutti siamo esposti non solo al declino fisico e mentale ma anche alla probabilità di contrarre patologie croniche a seguito delle quali si riduce drasticamente l’aspettativa di vita.

Il declino fisico e mentale è inevitabile. Anche il fatto stesso che possiamo andare incontro a malattie croniche, invalidanti e più o meno mortali come diabete, patologie cardiovascolari, cancro, ecc. è un dato di fatto incontrovertibile.

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Ma il fatto è che troppe persone dedicano moltissimo tempo al proprio benessere finanziario e poco o nulla alla cura della loro salute in ottica di longevità

Salvo, poi, più in là con gli anni, rendersi conto di una triste verità: hanno più denaro e benessere finanziario di quanto ne abbiano mai desiderato e molta meno salute di quanta in realtà ne vorrebbero.

E allora a che serve affannarsi con la pianificazione finanziaria se non pianifichiamo di pari passo anche la cura della nostra salute fisica e mentale?

Cosa ce ne faremo dei soldi se già dai 50 anni non potremo goderceli a causa di problemi di salute?

Non fraintendermi, non ti sto dicendo di non occuparti più della tua carriera da oggi in avanti o di non curarti più della pianificazione finanziaria e dei tuoi investimenti. 

Io stesso lo faccio quotidianamente e ho tantissimi obiettivi da realizzare nel prossimo futuro e in quello più lontano.

Tuttavia, sono giunto alla conclusione che devo anche dare la giusta priorità alla mia salute per fare in modo di potermi godere il raggiungimento di quegli obiettivi quando arriverà il momento.

Non voglio ritrovarmi tra 10, 15, 20 anni ad avere benessere finanziario a palate ma non potermelo godere appieno per via di una condizione di salute precaria.

Come non sto nemmeno dicendo che dando priorità alla cura della salute e alla prevenzione vivrai fino a 100 anni in perfetta forma fisica e mentale e senza mai ammalarti.

Non posso prometterlo nè a te nè a me stesso.

Ma posso prometterti (e non lo dico io, lo dice la scienza) che introducendo alcune piccole regole nella tua vita quotidiana puoi ridurre significativamente le probabilità di sviluppare malattie croniche e le probabilità che il declino fisico e mentale inizi a manifestarsi troppo presto.

Una delle lezioni più grandi che ho imparato sulla finanza personale negli ultimi anni è che il valore del denaro va di pari passo con il livello di benessere fisico e mentale.

Un milione di euro non vale più quella cifra quando non hai la salute che ti permetta di godertelo in pieno.

E questo vale per qualsiasi cifra prendiamo in considerazione.

Ma è quello che potrebbe accaderti tra 10, 20, 30 anni a meno che tu non inizi a dare alla tua salute l’importanza che merita.

E fortunatamente, se hai meno di 50 anni, hai tutto il tempo per farlo. 

Il tempo e il modo per lavorare sulla tua salute in ottica di longevità, almeno in linea teorica, c’è sempre. 

Ma è molto meglio iniziare prima che dopo, in modo da aumentare proporzionalmente le probabilità di vivere più a lungo e, soprattutto, vivere quegli anni in più in salute.

In concreto cosa puoi fare per allontanare il più possibile il declino fisico e mentale, le patologie croniche in ottica di longevità?

Bastano pochissimi accorgimenti da introdurre nel tuo stile di vita per massimizzare i benefici sulla salute e sulla qualità di vita a lungo termine.

Pianificare la longevità

Esiste tutto un filone, quello della medicina 3.0, che non ha come obiettivo quello di curare le malattie una volta che hanno già avuto manifestazione clinica.

Punta, invece, a prevenirle e con esse a ritardare il più possibile il declino fisico e mentale attraverso regole semplici da seguire ma che generano sulla salute un effetto compounding enorme. 

Un po’ come l’interesse composto agisce sul nostro denaro e sul nostro benessere finanziario.

Mi piace chiamare questo insieme di regole “Pianificazione della longevità” nel senso che ci aiutano non solo ad aggiungere più anni alla nostra vita ma, soprattutto, aggiungere anni di vita in salute.

Ma come mettere in atto praticamente la pianificazione della longevità.

Innanzitutto, la pianificazione della longevità poggia su 5 pilastri fondamentali:

  1. Alimentazione
  2. Attività fisica
  3. Igiene del sonno
  4. Gestione dello stress
  5. Programmi di screening

Vediamoli uno per uno un po’ più nel dettaglio.

1. Alimentazione

Al posto di seguire le mode del momento o ricercare la dieta perfetta, preoccupati di consumare cibo di qualità, in maniera molto varia cercando di evitare picchi glicemici ripetuti che possono causare malattie croniche (diabete, patologie cardiovascolari, ecc).

Che vuol dire cibo di qualità? Vuol dire privilegiare tutti quegli alimenti che non hanno subìto modifiche rispetto allo stato in cui si trovano normalmente in natura. Perciò ridurre drasticamente il consumo di qualsiasi alimento proveniente dall’industria alimentare.

Mangiare in maniera molto varia vuol dire, invece, cercare di mangiare tutto senza eccessi. Aumentando la varietà degli alimenti che mangiamo forniamo al nostro organismo tutti i macro e micro nutrienti di cui ha bisogno e lo aiutiamo a gestire il carico di eventuali tossine e contaminanti che normalmente ingeriamo con il cibo.

L’obiettivo non è quello di dimagrire sempre e comunque (a meno che tu non sia oggettivamente in sovrappeso).

Ma il traguardo a cui tendere è quello di modificare la tua composizione corporea trasformando il grasso in eccesso in tessuto muscolare. Ne gioverà la tua linea e soprattutto il tuo metabolismo, visto che il tessuto muscolare ti aiuterà a bruciare più calorie.

2. Esercizio fisico

“Se esistesse un farmaco con tutti i benefici dell’attività fisica, sarebbe il farmaco più venduto al mondo”. (Cit. Robert Butler – Ex Presidente American Medical Association).

Ci sono due parametri legati al livello di esercizio fisico che, secondo la scienza, predicono più di qualunque altro la probabilità di vivere più a lungo e in salute: la forza muscolare e la capacità cardiovascolare.

L’allenamento di forza non riguarda solo l’aspetto fisico. La forza è una componente critica della longevità, un fattore che può determinare quanto bene invecchi e quanto resti autonomo nel tempo.

Gli studi hanno dimostrato che gli individui con bassa forza muscolare hanno un rischio di mortalità per qualsiasi causa molto più elevato rispetto a quelli con maggiore forza.

Immagina l’allenamento della forza come i risparmi per la pensione.

Proprio come risparmi e investi per sostenerti finanziariamente negli anni della vecchiaia, allo stesso modo dovresti costruire e mantenere una riserva di forza e massa muscolare per sostenerti fisicamente.

Questa riserva funge da cuscinetto contro l’inevitabile declino derivante dall’invecchiamento. Prima e più costantemente investi nella tua forza, più in salute vivrai nel lungo termine.

La capacità cardiovascolare (o massima capacità aerobica), misurata dal VO2 max, è uno dei più potenti predittori di longevità.

È una misura combinata dell’efficienza di cuore, polmoni e muscoli e svolge un ruolo fondamentale nella capacità del tuo corpo di produrre energia durante sforzi ad alta intensità.

Quanto più alto è il tuo VO2 max , tanto migliore sarà la tua forma fisica generale e cardiovascolare, consentendoti di svolgere le attività quotidiane e di mantenere una migliore qualità della vita con l’avanzare dell’età.

L’attività fisica regolare, intesa come allenamento della forza e della capacità cardiovascolare, è fortemente correlata con la durata e con la qualità della vita anche in età avanzata.

Pertanto, l’esercizio fisico è, senza dubbio, la pillola della longevità più potente che abbiamo a disposizione.

3. Igiene del sonno

Contrariamente a quanto sempre sostenuto in passato, un buon sonno ristoratore non è una necessità superflua, un segno di pigrizia, debolezza o inadeguatezza.

Tutt’altro. Dormire la giusta quantità di ore ogni notte (almeno 7) e, soprattutto, avere un sonno di qualità, è fondamentale per il nostro funzionamento.

Durante il sonno il nostro organismo attiva una serie di processi di produzione ormonale che generano effetti benefici a cascata:

  • Riprogrammazione e consolidamento della memoria a breve e a lungo termine
  • Rigenerazione dei tessuti
  • Regolazione dei processi metabolici
  • Pulizia del cervello dalle scorie prodotte

Diversi studi clinici hanno ormai confermato che le ore di sonno e la qualità del sonno sono inversamente correlate con l’insorgenza diverse patologie croniche tra cui, purtroppo, i vari tipi di demenza e l’Alzheimer. Ovvero, meno dormiamo e meno sonno di qualità produciamo, più probabilità avremo di andare incontro a malattie cognitive croniche in età avanzata.

4. Gestione dello stress

Lo stress non è altro che una risposta psicofisica che il nostro organismo mette in atto quando percepisce un evento o una situazione come potenzialmente pericolosa.

L’organismo riesce a sopravvivere e a rispondere bene a stress acuti che si presentano occasionalmente.

Ci siamo evoluti proprio grazie a questa capacità del nostro organismo di fronteggiare eventi traumatici e reagire nella maniera più funzionale possibile.

Il problema, invece, è lo stress cronico, quello che si ripete quotidianamente con la stessa intensità per un periodo di tempo molto lungo.

Ciò induce il nostro organismo a produrre costantemente ormoni dello stress che a lungo andare hanno delle conseguenze non certo trascurabili sulla nostra salute.

Lo stress cronico, e il conseguente rilascio continuo degli ormoni dello stress, ci rende più deboli, stanchi, ansiosi e inclini a sviluppare le malattie più disparate, tra cui quelle croniche.

Fortunatamente, per ridurre l’impatto dello stress sulla nostra salute e sulla longevità, non è necessario eliminare le cause di stress, anche perchè sarebbe impossibile.

E’ sufficiente gestire lo stress e trasformarlo da nemico ad alleato che ci permette di rinforzarci senza danneggiare la nostra salute a lungo termine.

Per gestire lo stress ci sono numerose tecniche, che se eseguite con costanza possono abbassare il livello di stress e degli ormoni da esso prodotti (cortisolo in particolare). Ma quelle che sono supportate da studi scientifici e hanno dimostrato di essere più efficaci nel lungo termine sono le seguenti:

  • Reframing. E’ uno strumento psicologico che migliora la percezione soggettiva dello stress, cambiando la prospettiva da cui si guarda l’evento stressante. Identificare lo stressor, spostare il punto di vista e osservare la realtà da prospettive differenti, cercare di spiegarla in modo positivo o comunque neutro, considerare pro e contro e quindi cercare di trarre il meglio dalla situazione stessa, può aiutarti a gestire lo stress e utilizzarlo a tuo esclusivo vantaggio, senza che impatti sulla tua salute psico-fisica.
  • Allenamento cardiovascolare a bassa intensità. Praticare con costanza esercizio fisico a bassa intensità (camminata veloce, corsa leggera, bici, cyclette, ecc.) si è dimostrato in grado di aumentare la HRV (variabilità della frequenza cardiaca) che è il principale misuratore del nostro stato di stress cronico.
  • Termogenesi indotta dal freddo. A meno che non ci siano controindicazioni, esporsi al freddo in maniera controllata si è dimostrato essere un metodo scientifico per gestire i livelli di stress. La termogenesi indotta dal freddo, infatti, attiva la produzione di noradrenalina, un neurotrasmettitore che allevia lo stress. Terminare la doccia con un getto di acqua fredda può aiutare a ridurre e a gestire i livelli di stress cronico.
  • Esercizi di respirazione. In particolare, una tecnica elaborata dal cardiologo Herbert Benson, conosciuta come resonant breathing, consiste nell’inspirare esclusivamente con il naso, gonfiare la pancia per un intervallo di circa 5 secondi e poi espirare con le labbra socchiuse sempre per la stessa durata. Una variante è quella di inserire un intervallo in cui si trattiene il respiro dopo l’inspirazione e dopo l’espirazione sempre per lo stesso periodo di tempo (5-5-5-5). Facendo questo esercizio per circa 3/5 minuti due-tre volte al giorno con costanza, potresti ottenere risultati straordinari.

5. Programmi di screening

“Prevenire è meglio che curare”.

Non c’è detto più vero di questo per prendersi cura della propria salute.

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Intervenire prima che una malattia abbia manifestazione clinica o curarla negli stadi iniziali può davvero fare la differenza in termini di longevità e qualità della vita.

Ecco quindi che associare alla prevenzione attiva (i primi 4 pilastri) anche la prevenzione passiva eseguendo i principali programmi di screening previsti per sesso ed età, possiamo aumentare ulteriormente le probabilità di vivere più a lungo e più in salute.

Programmare durante l’anno l’esecuzione dei principali screening, un po’ come si fa con la manutenzione dell’auto, dovrebbe diventare un’abitudine soprattutto dopo una certa età.

Di seguito i principali programmi di screening previsti per sesso ed età.

Per tutti:

  • Prevenzione sindrome metabolica (diabete, ipertensione, dislipidemia, ecc.)
  • Prevenzione oncologica cute
  • Prevenzione cardiovascolare (dopo i 40 anni)
  • Prevenzione oncologica colon-retto (dopo i 45 anni)
  • Prevenzione malattie respiratorie (dopo i 40 anni)

Specifici per gli uomini:

  • Prevenzione oncologica prostata (dopo i 45 anni)

Specifici per le donne:

  • Prevenzione oncologica utero (dopo i 40 anni)
  • Prevenzione oncologica seno (dopo i 40 anni)

Conclusione

Abbiamo visto come accanto alla costruzione della propria carriera, alla pianificazione finanziaria e alla cura degli investimenti, è quanto mai necessario anche pianificare la longevità che vuol dire aumentare le probabilità di vivere più a lungo e più in salute.

Difatti, il valore del denaro tende a diminuire con il diminuire del proprio stato di salute.

Questo vuol dire che affannarci per avere un’ottima carriera e quindi ottenere il massimo benessere finanziario non ha molto senso se poi non possiamo godercelo per più tempo possibile e quanto più sani possibile.

Certo, il declino fisico e mentale è inevitabile con l’avanzare dell’età. Così come le patologie croniche e potenzialmente mortali come quelle cardiovascolari, metaboliche, cancro, ecc., possono colpire tutti indipendentemente da tutto.

Ma oggi più che mai la scienza ci viene incontro e ci indica quali sono i cambiamenti nello stile di vita da adottare non per diventare immortali o debellare il declino psico-fisico e le malattie. Ma per allontanarli quanto più in là nel tempo e aumentare significativamente le probabilità di vivere più a lungo e più in salute.

Se vuoi approfondire l’argomento da un punto di vista più scientifico ti lascio qualche risorsa che ti tornerà particolarmente utile.

Intanto io ti ringrazio per aver letto il mio post e ti aspetto al prossimo!

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