Misura e tieni sotto controllo la tua ricchezza: il Patrimonio Netto

patrimonio

Quando si parla di finanza personale, troppo spesso si pone molta enfasi sugli investimenti e troppo poca su altri aspetti. Come l’equilibrio tra entrate e uscite oppure la misurazione regolare del livello di ricchezza.

Forse perché gli investimenti sono più sexy e solleticano l’immaginario e la fantasia delle persone. 

Ma il vero parametro che ti indica se la tua pianificazione sta proseguendo nella direzione giusta è proprio il tuo livello puntuale di ricchezza.  

Nel post “Essere ricchi non vuol dire avere i soldi” ho descritto il parametro che fornisce la misura della tua ricchezza in ogni istante, ovvero il Patrimonio Netto

Questa è il valore che devi imparare a monitorare e tenere sotto controllo. Perché qualsiasi decisione finanziaria deve essere supportata sia da un’analisi quanto più precisa possibile dei tuoi flussi di cassa (cioè la differenza tra entrate e uscite) ma anche da una conoscenza della tua situazione patrimoniale.

Pianificare una strategia di investimento senza prima aver chiari quali siano le tue entrate e come spendi il tuo denaro, è un grosso rischio. Perché non puoi essere certo di poter generare la giusta quantità di risparmio necessaria ad alimentare il tuo piano di investimento

Allo stesso modo, pianificare una strategia di investimento senza aver ben chiaro qual è il tuo patrimonio complessivo, com’è composto e come si sta modificando nel tempo, è come cercare di pilotare un aereo in fase di atterraggio di notte e con le luci della pista spente.

Hai un’elevata probabilità di schiantarti al suolo.

In questo articolo cercherò di spiegarti nel dettaglio come calcolare il tuo Patrimonio Netto e fornirti un parametro da cui partire per misurare l’andamento di questa grandezza nel tempo. E con cui valutare i progressi del tuo piano di risparmio e dei tuoi investimenti.

Le Attività

Per calcolare il tuo Patrimonio Netto per prima cosa ti occorre individuare quali siano le tue attività e misurarne il valore.

Benché in giro sentirai dire che le attività sono costituite da tutti i beni materiali che possiedi, io considero solo i beni di investimento. Ovvero, solo i beni idonei a produrre un flusso di reddito:

  • Denaro contante
  • Immobili
  • Azioni
  • Obbligazioni
  • Fondi comuni di investimento
  • ETF
  • Quote di aziende
  • TFR
  • Crediti

Tra i beni di investimento ho considerato anche il denaro contante perché, pur non producendo flussi di reddito diretti e perdendo tendenzialmente il suo valore nel tempo per effetto dell’inflazione, ha la caratteristica di essere liquido e immediatamente utilizzabile per l’acquisto di altri beni, sia di investimento e sia di consumo.

Inoltre, puoi considerare tra le attività anche alcuni beni che, seppur non idonei a generare flussi di reddito, tendono a crescere di valore con il passare del tempo per effetto della scarsità della loro offerta rispetto alla domanda:

  • Oro e metalli preziosi
  • Gioielli
  • Opere d’arte
  • Bitcoin

Escludo dalle attività tutti i beni di consumo che, oltre a non generare flussi di reddito, tendono anche a perdere rapidamente valore nel corso del tempo (automobili, barche, arredamento, ecc.). 

Le Attività possono essere classificate in relazione al loro grado di liquidità, cioè alla loro attitudine ad essere facilmente trasformate in denaro contante. 

Le Attività liquide sono costituite da tutti quei beni di investimento che possono essere trasformati in denaro nel giro di pochissimo tempo e senza perdite di valore significative. 

Rientrano in questa categoria, oltre al denaro, i Titoli di Stato dei Paesi sviluppati, le azioni ordinarie e le obbligazioni di grandi società quotate in borsa, gli ETF e alcuni fondi di investimento ad alta capitalizzazione. 

Le Attività illiquide sono rappresentate, invece, da tutti quei beni di investimento che possono essere trasformati in liquidità con maggiore difficoltà o, comunque, in tempi non proprio rapidissimi. Per effetto di questa caratteristica sono soggetti anche a perdite rilevanti nel caso di necessità di realizzo in tempi rapidi

In questa categoria rientrano gli immobili (anche la tua casa), particolari categorie di Titoli di Stato, le azioni e le obbligazioni di società non quotate, i crediti di qualsiasi natura (compreso il tuo TFR se sei un lavoratore dipendente), fondi pensione, partecipazioni in aziende, metalli preziosi, gioielli, opere d’arte e tutti quei beni che hanno mercati poco regolamentati o di nicchia. 

Spesso i confini tra attivi liquidi e illiquidi non sono così netti e, pertanto, la classificazione che ti ho proposto è un po’ più fluida di come te l’ho presentata.

Le Passività

Dopo aver individuato le attività dovrai determinate quelle che sono le tue passività.

Le Passività sono costituite da tutti i debiti che hai nei confronti di chiunque. Sia per l’acquisto di Attività, e perciò di beni di investimento, sia per l’acquisto di beni di consumo. 

Al contrario dell’attivo, in cui preferisco non inserire beni che non siano di investimento, nel passivo considero i debiti totali, anche afferenti a beni non di investimento. 

Questa scelta perché in ogni caso i debiti vanno comunque tutti onorati e di conseguenza riducono il valore del tuo Patrimonio Netto. A prescindere che siano afferenti a beni di investimento o a beni di consumo. 

Come per le attività, anche per le passività si può proporre una classificazione tra Passività Correnti e Passività Non Correnti. Tra le prime rientrano tutti i debiti che hanno scadenza entro un anno e nelle seconde tutti i debiti che hanno scadenze più lunghe.

Il Patrimonio Netto

A questo punto sei in grado di calcolare il tuo Patrimonio Netto facendo la differenza tra le ATTIVITA’ di cui sei proprietario e le PASSIVITA’.

Se non hai debiti allora il tuo Patrimonio Netto coincide esattamente con le tue Attività.

Ti espongo il concetto in maniera grafica, per rendere ancora di più l’idea.

Patrimonio netto

Anche graficamente comprenderai che le Attività di cui sei proprietario sono finanziate per una parte dalle Passività (debiti) e per la parte residua dal Patrimonio Netto che ti fornisce la quantificazione della tua ricchezza netta.

Di seguito un esempio di Stato Patrimoniale valorizzato che può fungere da guida nel calcolo del tuo Patrimonio Netto specifico.

Patrimonio netto

Il valore del Patrimonio Netto rappresenta la misura della tua ricchezza in un determinato istante. Pertanto, rappresenta il parametro che devi sempre tenere sotto controllo e di cui analizzare l’evoluzione nel tempo. 

Solo calcolando a intervalli regolari il valore del tuo patrimonio netto (una volta a fine anno per semplicità) puoi verificare se il tuo piano di risparmio e d’investimento sta dando i frutti sperati. Ovvero se sta contribuendo ad una crescita graduale ma costante della tua ricchezza nel tempo.

Per avere un’idea dello stato di salute e dell’evoluzione nel tempo del tuo patrimonio netto puoi leggere il post sugli indicatori patrimoniali.

Ti consentiranno anche di apportare i correttivi necessari per riportare tali indicatori nei giusti parametri quando divergono da quelli ritenuti normali.

Nell’attesa… grazie per avermi letto!

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